Il campanile, specialmente nei paesi, è una costruzione facilmente individuabile e rappresenta una guida per colui che è in viaggio e nel corso della Storia è servito come riferimento per incontri, manifestazioni, feste. Il manufatto a corredo di un luogo di culto si identifica anche con il paese e la forma, l’altezza, la dimensione e la Storia ne fanno spesso un’attrazione turistica.
In passato ebbe anche un ruolo sociale e di comunicazione: le campane scandivano le ore di lavoro e di riposo per alcune categorie professionali come agricoltori e allevatori e richiamavano come oggi, i fedeli alle varie celebrazioni religiose. La tradizione locale sosteneva che il suono delle campane serviva per allontanare il rischio della grandine durante i temporali estivi che minacciavano i raccolti.
Storia del campanile del Duomo di Sacile
Storia del campanile del Duomo di Sacile
La chiesa di San Nicolò ha avuto almeno due campanili.
Un primo campanile era a ridosso della chiesetta del Santissimo Sacramento e creò alcuni problemi di spazio fra chiesetta, il Duomo e il campanile. Probabilmente per questo motivo gli venne data una nuova collocazione. Di questa struttura non si conosce la data di fondazione.
Fonti sostengono che, nel 1475, il Consiglio della Città di Sacile decise di rifondere una campana, perché quella in uso fino a quel momento si era rotta. Per questo lavoro venne ingaggiato Andrea Bastiano da Cormons.
Nel libro delle entrate della fabriceria di San Nicolò, così venne denominato il Duomo ed il campanile, sono riportate le spese che vanno dal 1474 al 1505. La prima uscita risale al 1475 ed è di £ 2 e 8 soldi per decorare le campane, lavoro che venne affidato al Maestro Zuan Francesco.
Nel 1480 il campanile versava in uno stato di degrado. In quell’anno una perizia lo dichiarò pericoloso e pendente. Non vi sono altre fonti che possono confermare o smentire lo stato della struttura. È sufficientemente certo che nel Quattrocento non vennero affrontate spese per la sistemazione muraria esterna del campanile.
Sempre dal libro della fabriceria risulta che nel 1491, si intervenne sulle strutture interne, grazie anche all’aiuto del sig. Batista, soprannominato il muratore, che aggiustò e migliorò la struttura con una spesa complessiva di 6 soldi.
Nel 1493 venne pagato Biasi de l’Orso il quale chiuse quattro finestre, inserì due catenacci e pitturò la scala interna del campanile per una spesa complessiva di £ 1 e 10 soldi.
Non si trovano altri lavori importanti in questo libro realizzati in quell’epoca. Vi sono solo tanti piccoli lavoretti che potremmo annoverare come manutenzione ordinaria.
Naturalmente non è possibile fare alcuna ipotesi sulla forma del primo campanile, è risaputo che era dotato di almeno tre campane una grande e due piccole.
Le attestazioni sostengono che il primo campanile, resistette fino al 1568 quando venne deciso di costruirne uno nuovo, cioè quello attuale.
Nel marzo 1568 la decisione di realizzare il nuovo campanile era già stata presa dalla Comunità come il parziale disfacimento di quello vecchio.
Per la nuova costruzione si presentò un problema: dove realizzare la struttura? Due erano le ipotesi: nel medesimo luogo del vecchio, magari un po’ più indietro o sulla piazzetta vicino all’abitazione del sig. Bartolamio Pedroco adiacente al Duomo? Venne scelta quest’ultima soluzione e l’incarico fu affidato al sig. Domenico, muratore della Val di Lugano che abitava in città.
Il 3 giugno 1568 venne posata la prima pietra alla presenza del Podestà di Sacile M. Lorenzo Moreseni e del parroco Rizzardo Lupin.
Subito dopo, si pensò a come ornare la costruzione e vennero predisposti quattro stemmi: uno intitolato a San Marco protettore della Serenissima, uno dedicato al Patriarca di Aquileia, uno riferito al Rettore della città e l’ultimo a rappresentanza della Comunità di Sacile. Di questi quattro stemmi oggi si può notare quello della Comunità infisso sulla parete lato strada.
A novembre, mancando i soldi per la prosecuzione dell’opera, venne proposto ed accettato di utilizzare le entrate derivanti dall’Ospitale di San Gregorio.
Il campanile venne ultimato nel 1582, 14 anni dopo la posa della prima pietra con un costo complessivo di £ 12.186,13.
Molto interessante è la Storia dell’Angelo posto sulla sommità dell’edificio.
Il campanile del Duomo di San Nicolò è visitabile solo in alcune occasioni. Una di queste è la Sagra dei Osei.
Per coloro che volessero approfondire la Storia di questo campanile segnaliamo: “Storia di un Campanile” di Graziana Modolo, 1998, Tipse Vittorio Veneto.