Torre civica
Torre Civica
La Torre civica è il principale simbolo di Portobuffolè ed oltre ad essere riprodotta su stampe, fotografie e opere d’arte, risulta ben visibile a chi raggiunge il borgo da qualsiasi direzione.
La Torre Civica detta anche Torre Comunale o Torre del Fontego, rappresenta un’eredità storica ed è l’ultima delle torri che in passato fortificavano il Castello di Portobuffolè e che vennero progressivamente demolite nel corso dei secoli. La Storia del Borgo parla di sette torri che cingevano l’abitato assieme ad una cortina di difesa, tant’è che il Castello di Portobuffolè è stato non solo l’orgoglio del Borgo ma anche del circondario.
Vale la pena di ricordare che, sempre a Portobuffolè, c’è un edificio conosciuto come Casa Gaia da Camino restaurata sapientemente e sede di un bel museo, che rappresenta un esempio di casa-torre e che potrebbe essere quanto è rimasto di una delle torri medievali.
Tornando alla Torre Civica che risulta di forma quadrata, si notano lungo la sua altezza delle aperture che all’ultimo piano aumentano di numero e sul versante dell’orologio sono arricchite con fregi. L’elevazione della torre supera i 28 metri ed è caratterizzata da un tetto a padiglione che ha inglobato il coronamento con la merlatura.
Nel 1881 nell’ultimo piano della torre vennero installate delle campane con tutto l’impianto a corredo trasformando il manufatto in torre campanaria, funzione attiva ancor oggi. La cella campanaria ospita tre campane mentre più in basso è fissato l’orologio che scandisce le ore nell’antico Borgo di Portobuffolè.
Durante la Prima Guerra Mondiale, le campane vennero asportate dagli Austro-Ungarici dopo la rotta di Caporetto e fuse per produrre cannoni.
Le campane che oggi risuonano sono state prodotte nel 1920 dalla Fonderia De Poli di Vittorio Veneto con il bronzo recuperato agli austroungarici.
Ogni campana porta incisi due messaggi, uno comune a tutti i bronzi cita: “Mi ha distrutto la rabbia del nemico, ma rinacqui dal bronzo del nemico per cantare a Dio e all’Italia con voce squillante” e uno specifico per ogni campana. Il messaggio della più piccola, chiamata Prosdocimo, è “Egli ci fece e non ci siamo fatti noi”, il messaggio della mediana, chiamata Marcella, invece è: “Poiché la sua misericordia si estende nei secoli” cioè il Salmo 117. Quella più grande, chiamata Maria, riporta “Venite esultiamo al Signore nostro Dio” cioè il Salmo 94.
Vi è inoltre una quarta campanella, fusa nel 1925 da una azienda di Padova nella quale l’incisione riporta: “[…] dal fulmine e dalla tempesta liberaci, Signore”.
All’interno della torre, presso il meccanismo dell’orologio rinnovato nel 1879 si trovava un foro da cui venivano calati i condannati nella sottostante prigione che si trovava al piano terra.
Per arrivare alla sommità della torre che può essere visitata in occasione delle frequenti aperture è necessario percorrere 114 gradini e ad ogni piano tramite le aperture si può ammirare il panorama incantevole della Marca Trevigiana e delle prime terre friulane.
Il giorno di Capodanno, dalla Torre Comunale vengono lanciati i fuochi d’artificio come buon auspicio per il nuovo anno appena iniziato.
Attualmente all’interno della Torre Civica è ospitato il Museo della Civiltà Contadina dell’Alto Livenza.
Dove trovarla
Torre civica si trova in piazza Vittorio Emanuele 9