Chiesa San Michele a Curogna
La chiesa di San Michele a Curogna è probabilmente di origine longobarda. I Longobardi si convertirono al Cristianesimo sotto l’impulso della regina Teodolinda. I Longobardi amavano i Santi guerrieri come ad esempio San Michele.
Dopo la dominazione longobarda, la chiesetta passò prima sotto la giurisdizione dell’Abbazia di Sant’Eustachio di Nervesa, poi a metà anni Venti del Seicento, sotto il controllo del Seminario Vescovile di Treviso.
All’interno vi sono tre statue di marmo: una raffigurante la Vergine, la seconda rappresenta San Romualdo e l’ultima ritrae Sant’Antonio da Padova.
Di notevole pregio è la tela raffigurante l’Arcangelo Michele, che sconfigge il Diavolo con una lancia. Molto studiato è il contrasto realizzato dall’autore, fra l’atteggiamento mite e dolce dell’Angelo che si contrappone a quello diabolico di Lucifero. Il dipinto risulta essere un’opera del veneziano Emilio Paggiaro, artista formatosi in Accademia a Venezia e riconosciuto interprete verista.
L’Arcangelo viene presentato con un gonnellino bianco che scende fino alle ginocchia, una corazza ben lavorata e un altro indumento, il tutto con un notevole contrasto grazie anche al cielo con nubi bianche e alla luce che arriva dall’alto.
Esternamente la chiesetta ha un portone lavorato con dei motivi geometrici molto semplici. Nella facciata risaltano le lesene di ordine dorico. Ai lati del portone, all’interno di due nicchie, due bassorilievi rappresentano due figure in preghiera.
Sul lato sinistro, guardando la chiesa, svetta un semplice campanile rettangolare con un orologio. Sulla sommità la cella campanaria offre spazio alle campane che richiamano i fedeli in determinate occasioni liturgiche. La guglia che sovrasta una torretta porta al suo apice una croce. Chiesa e campanile sono circondati da un bel muretto che accentua il carattere campestre dell’edificio.
Curogna è un piccolo borgo nella zona occidentale di Pederobba che costeggia l’omonimo torrente. Secondo alcune fonti il nome Curogna deriverebbe dal latino: colum cioè colatoio, termine usato per indicare il deflusso di acque verso valle. Curogna, prima della bonifica era una zona paludosa arricchita dalle acque delle numerose risorgive.
Dove trovarla
La chiesa San Michele si trova in via San Michele 17