Duomo di Montebelluna
Il Duomo di Montebelluna è il principale edificio religioso della città, nonché sede del vicariato della Diocesi di Treviso. La chiesa, dedicata all’Immacolata, si presenta come un grandioso edificio costruito in stile neogotico a partire dal 1908 ed è stata progettata dall’ingegnere montebellunese Guido Dall’Armi per volere del prevosto monsignor Giuseppe Furlan.
Appare come un monumentale volume chiuso nel suo ritmo di blocchi rigidi e nel suo alternarsi di ampie finestre e il grande rosone nella facciata. La parte absidale, pare fondere la rude plasticità dello stile architettonico romanico con l’elegante ed aristocratico ritmo “linearistico” dell’architettura gotica.
Gli elementi fondamentali, che caratterizzano lo spazio esterno, sono l’abside e la facciata, la quale si armonizza, con sensibile aderenza, allo spazio interno. Essa, infatti, è divisa verticalmente in tre zone corrispondenti alle tre navate interne.
La grande porta centrale è decorata con scene ispirate alla vita di Maria Vergine mentre quelle laterali, eseguite in ferro sbalzato sul disegno del professor Monetti, raffigurano scene, distribuite su otto pannelli per ogni porta, ispirate ai principali episodi della vita di Cristo, come figure del Vecchio Testamento.
All’interno, tra le opere più importanti, le dodici statue degli Apostoli, realizzate in pietra d’Istria nei primi anni del Cinquecento da Giovanni Buora e Bartolomeo di Domenico Lombardo. Interessante la composizione del rosone nella controfacciata (la Natività) e dell’abside (Glorificazione dell’Immacolata) così come le vetrate realizzate tra il 1936 ed il 1949.
A metà della navata sono collocati due altari barocchi: a destra l’altare della Madonna del 1665 completato con la statua opera dello scultore Rebesco di San Zenone sotto i cui piedi, racchiuso in una teca, è stato deposto un grande libro contenente i nomi e le foto di tutti i soldati montebellunesi partiti per il fronte nel 1942, anno del trasporto e della benedizione dell’altare e a sinistra l’altare dedicato a San Domenico fondatore dei Domenicani che risale al 1683 (erroneamente ritenuto dedicato a Sant’Antonio).
Altri due altari sono collocati a alle estremità del transetto: a destra un altare ligneo sormontato da un pregevole Crocifisso di grandi dimensioni coronati in alto dal grande dipinto Ingresso di Cristo in Gerusalemme, a sinistra il bianco altare del Sacro Cuore sormontato dalla statua di Cristo e coronato in alto dal dipinto Il Padre Eterno in gloria; a sinistra dell’altare vi è la tomba di monsignor Giuseppe Furlan, il prevosto cui si deve l’inizio dei lavori del Duomo.
Il grande altar maggiore, il Crocifisso e il ciborio
Posto in posizione molto rialzata trova posto l’enorme blocco marmoreo di Custozza che costituisce la mensa dell’altare “preconciliare”: poggia su due blocchi decorati da bassorilievi scolpiti su pietra rossa di Verona opera dello scultore Andreose di Bassano che raffigurano dei fedeli che portano offerte per il sacrificio.
Sul piano monolitico di marmo poggia il grande tabernacolo di forma molto semplice rivestito in onice del Pakistan. Sopra il tabernacolo, si innalza l’enorme crocifisso, opera dello scultore Murer di Falcade. Tutta l’area dell’altare maggiore è sormontata dal grande ciborio rivestito di marmi rosa e rossi. Ai lati dell’altar maggiore è collocato il coro ligneo ideato dall’architetto Pietro Celotto: arredo di fattura lineare che riprende il motivo ideale del gotico.
Ai lati del presbiterio trovano posto in due absidiole: il Fonte battesimale del 1945: lo scultore Rebesco da San Zenone realizzò i cinque bassorilievi che formano l’esterno della vasca riprendendo soggetti ispirati al Battesimo, i tre lati verso il muro sono lisci; il coperchio fu eseguito in rame sbalzato su disegni del prof. Dorigo di Biadene.
La grande pala del Battesimo di Gesù (1988) è opera del pittore Ottorino Stefani; l’altare dedicato a San Francesco d’Assisi, eretto nel 1947 è realizzato con una composizione di marmi rosa e verdi. L’altare è sormontato dalla statue lignea del Serafico Padre e dal grande dipinto di Danilo Soligo San Francesco riceve le stigmate.
Da entrambi i lati, attraverso una scala è possibile accedere alla sottostante cripta utilizzata per le celebrazioni feriali.
Organo a canne
Nell’abside poligonale, dietro l’altare maggiore, si trova l’organo a canne, costruito nel 1964 e inaugurato dal Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini il 6 dicembre dello stesso anno. Lo strumento, a trasmissione meccanica, ha tre tastiere e pedaliera ed è racchiuso all’interno di una cassa di fattura geometrica.
Nel 2018 il grande organo è stato oggetto di un importante e profondo intervento di manutenzione che lo ha riportato all’originaria piena funzionalità e sonorità.
Dove trovarla
Il Duomo di Montebelluna si trova in piazza Monsignore Furlan 3