Il Castello di Caneva un balcone sulla Storia
Il Castello di Caneva, incastonato tra le colline della Pedemontana pordenonese è molto più di una semplice rovina medievale. È un testimone silenzioso di secoli di Storia, un punto di osservazione privilegiato sulla natura circostante e un luogo che suscita una riflessione.
Le origini del Castello si perdono nella notte dei tempi. Secondo gli studiosi, le prime costruzioni sorsero probabilmente su una preesistente torre di avvistamento romana, a sua volta eretta su un antico castelliere. Nel 1034, l’imperatore Corrado II concesse il Castello al Patriarca di Aquileia, sancendone l’importanza strategica.
Per secoli, la costruzione fortificata fu un punto nevralgico nelle dispute tra le potenze locali. La sua posizione dominante, su uno sperone roccioso, lo rendeva una fortezza inespugnabile. I resti delle mura e le torri di guardia ancora oggi evocano l’atmosfera di quei tempi.
Il complesso non era solo una residenza fortificata, ma anche un vero e proprio borgo. Al suo interno viveva una comunità di contadini e artigiani, fedeli al Signore. La vita quotidiana si svolgeva tra le mura, scandita dai ritmi delle stagioni e dalle necessità della difesa.
Oggi, quello che resta del Castello di Caneva è un suggestivo complesso di ruderi. Ma la visita vale comunque la pena, non solo per gli appassionati di Storia. Dal castello si gode di un panorama mozzafiato sulle valli e sui rilievi circostanti. È come fare un salto nel passato, ammirando un paesaggio che è rimasto pressoché immutato nei secoli.
Il Castello di Caneva è un bene culturale di inestimabile valore. L’Associazione Pro Castello di Caneva si impegna a valorizzare questo patrimonio, organizzando visite guidate, eventi e iniziative di sensibilizzazione. Ogni anno viene organizzata la manifestazione Castello in Festa.
Il Castello è un luogo magico, dove storia e natura si fondono in un’unica emozione. Visitandolo, si ha la sensazione di toccare con mano il passato e di entrare in contatto con le radici del nostro territorio.