Camillo De Carlo
Chi era Camillo De Carlo?
Camillo De Carlo è stato aviatore durante la Prima Guerra Mondiale, ma anche ufficiale e diplomatico italiano.
La famiglia De Carlo proveniva dal Cadore. I genitori di Camillo furono Marco De Carlo e Paola Morpurgo.
La madre di Camillo morì durante la Grande Guerra e il figlio patì molto la sua mancanza.
De Carlo abitò, durante la giovinezza, a Vittorio Veneto, a San Vendemiano ma anche a Pieve di Cadore. Frequentò le prime classi del Regio Liceo “Marco Polo”, intraprese gli studi delle lingue straniere come l’inglese, il tedesco ed il francese. Dopo il liceo si iscrisse a Giurisprudenza a Padova.
Il 1° dicembre 1910 si arruolò come soldato volontario per un anno nel 4° Reggimento del Genova Cavalleria con la classe 1890.
Già durante quel periodo il 1° giugno 1911 Camillo venne promosso Caporale. Il 30 novembre 1911 venne posto in congedo illimitato con il grado di Sergente del Reggimento Lancieri di Firenze che all’epoca aveva la propria sede a Vicenza.
Nel gennaio 1915, a seguito dell’entrata in guerra dell’Italia, venne richiamato alle armi e fu inserito nel 18° Reggimento Artiglieria da Campagna. Il 1° giugno partì per il fronte con la 18° Colonna Munizioni.
Nel dicembre dello stesso anno venne promosso Tenente.
Nel marzo del 1916 ottenne il brevetto di osservatore di aeroplano e sorvolò ripetutamente il Carso per avere informazioni sull’avversario. Per questo motivo, venne decorato con due medaglie d’argento e una di bronzo.
Guadagnatosi la fama di “spericolato senza paura”, Camillo De Carlo venne spostato presso il Comando Aereonautica della Terza Armata e successivamente entrò a far parte della 23° Squadriglia.
De Carlo verrà decorato anche con la medaglia d’oro al valor militare perché, durante le Battaglie del Piave, si fece trasportare oltre le linee nemiche e passò informazioni preziose sul nemico all’esercito italiano. Venne, per questa impresa, aiutato anche dalla popolazione locale. Non potendo rientrare nelle proprie linee con un aereo, decise di farlo per mare.
Venne decorato con la Croce di guerra alla fine del conflitto. Fece parte della Delegazione Italiana per la Pace nel 1919.
Partecipò anche alla Seconda Guerra Mondiale con incarichi diplomatici.