Chiesa San Benedetto Abate
Chiesa San Benedetto Abate
La storia dell’attuale chiesa San Benedetto Abate è travagliata fin dalle sue origini: vi sono indicazioni contrastanti già rispetto alla sua edificazione. Una lapide oggi individuabile sulla parete di sinistra tra navata e presbiterio, fa risalire la consacrazione dell’edificio alla prima domenica di settembre dell’anno 1695; tuttavia un documento relativo alla visita pastorale del vescovo di Cittanova (delegato del patriarca di Aquileia) indica l’anno 1689.
Nella “Cronistoria della parrocchia di Orsago”, redatta da don Marcello Favero parroco di Orsago dal 1947 al 1962, si fa riferimento ad un’antica pergamena, andata distrutta nell’incendio dell’archivio parrocchiale del 1843, che faceva risalire l’inizio dei lavori al 1676, essendo parroco don Carlo Boatio.
Nella seconda metà dell’Ottocento vennero avviati dei lavori di restauro che il terremoto del 29 giugno 1873 prolungò sino agli inizi del Novecento quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale.
Nei primi giorni di novembre del 1917, in seguito alla disfatta di Caporetto, la canonica, come molte case del paese, fu occupata dalle truppe austro-tedesche e la chiesa fu trasformata in un ospedale da campo, le campane vennero destinate alla costruzione di cannoni e i paramenti rovinati. Un altro terremoto nell’ottobre del 1936 sconvolse la zona e un’altra lapide a destra dell’arcone del presbiterio, ricorda proprio i lavori eseguiti in seguito al sisma che si conclusero nel 1944. È con questi ed i successivi interventi di restauro ed arricchimento che la parrocchiale assume il suo attuale aspetto.
La facciata presenta una tripartizione con un portale in pietra a timpano curvilineo spezzato, opera di Tiziano Bortoluzzi, tagliapietre di Ceneda. Sull’angolo nord della facciata trova posto il campanile in pietra eretto a partire dal 1788.
L’interno dell’edificio è costituito da un’unica navata con tre cappelle sul lato destro e sinistro. Il presbiterio ospita due dipinti sulle pareti laterali. Si tratta dell’Adorazione dei pastori e dell’Adorazione dei magi, attribuiti al pittore trentino Gaspare Fiorentini (Borgo Valsugana, 1642 – Conegliano 17**).
L’altare maggiore si presenta come una struttura articolata con marmi policromi e una doppia coppia di colonne che sorreggono il timpano. L’intera opera, grazie ad un documento notarile del 1703, è attribuita ai fratelli Domenico e Giobatta Franceschini residenti a Venezia. Completa l’altare una pala raffigurante la “Gloria di San Benedetto Abate”.
Sugli altari laterali trovano posto opere di Giuseppe Modolo (Santa Lucia di Piave, 1913 – Creazzo 1987), Gaspare Narvesa (Gaspare Quecchi, Pordenone, 1558 – Spilimbergo, 1639) Vincenzo Cadorin (Venezia, 1854 – 1925), Egidio Dall’Oglio (Cison di Valmarino, 1705 – 1784) e altri.
Fonte: Orsago. Ambiente, storia, persone, a cura di Alessandro Fadelli, Comune di Orsago, Dario De Bastiani Editore, 2009.