Refrontolo Passito Marzemino
Refrontolo Passito Marzemino
Se avete voglia di scoprire un buon vino, il Refrontolo Passito Marzemino e un bel territorio, potreste percorrere la prima strada del vino istituita in Italia nel 1966. Il tracciato dell’epoca portava gli appassionati sulle strade che collegavano Conegliano a Valdobbiadene. L’itinerario, in parte rivisto nel 2003, è stato ribattezzato “Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene”.
Andando lungo questa strada potreste chiedervi come mai a fianco dei vigneti coltivati a Prosecco, si trovino, in un piccolo territorio, vigneti che danno un’uva rossa: il Marzemino.
Il Marzemino viene coltivato in diverse regioni italiane: Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna. Ma solo nel territorio che comprende i comuni di San Pietro di Feletto, Refrontolo e Pieve di Soligo, in Veneto ha ottenuto la denominazione DOCG.
Si racconta che quando Carlo V, imperatore europeo incoronato ad Aquisgrana nel 1520, passò per Conegliano nel 1532 gli venne offerto “dell’excelentissimo vino di Feletti e Collalbrigo sui Colli di Conegliano” cioè la zona dove viene ancora prodotto il Marzemino.
Il Marzemino, Refrontolo Passito è chiamato anche “vino di Mozart” perché in un passo dell’opera “Don Giovanni” così viene citato: «Leporello, versa il vino, l’eccellente Marzemino». E che si trattasse proprio del Marzemino di Refrontolo è confermato dal fatto che il libretto del “Don Giovanni” è stato scritto da Lorenzo da Ponte, originario di Ceneda, antica sede vescovile che unita a Serravalle diede origine nel XIX secolo all’attuale Vittorio Veneto.
Per tutelare il Marzemino Passito di Refrontolo il disciplinare di produzione DOCG prevede tutta una serie di prescrizioni e la denominazione “Refrontolo Passito”. Una volta eseguita la vendemmia, l’uva deve essere messa in appassimento e solo la settimana di Natale potrà essere pressata per ottenere il vino in primavera.
Per assaporare il Refrontolo Passito nel suo territorio, definito da molti magico, può essere interessante visitare la Mostra dei Vini di Refrontolo in primavera, oppure prenotare una visita con i produttori e sfruttare l’occasione per farsi raccontare qualche segreto del mestiere o accomodarsi in un locale tipico della zona.
Il Refrontolo Passito tradizionalmente viene definito vino da conversazione, accompagna bene i dolci a base di frutta e la pasticceria secca, può dare sfoggio delle sue qualità in abbinamento a formaggi stagionati, potrebbe stupire se abbinato ad un rotolo di coniglio con le susine o le castagne e stupirebbe nella preparazione di un bel risotto.
Il vino si presenta con un bel colore granato in cui si possono scoprire bei riflessi viola. Al naso interessantissime le note che ricordano la ciliegia Marasca, attorniate da sentori riconducibili alla mora e a qualche piccolo frutto rosso. In bocca 3 V maiuscole: Velluto, Vivacità, Volume. Usate un bicchiere che lasci spazio agli aromi.