Santa Augusta
Chi era Santa Augusta?
Augusta era la figlia del re Madrucco o Matrucco sovrano di Serravalle. Madrucco era un luogotenente del re dei Visigoti Alarico, che intorno al 400 scesero in Italia, occuparono le Venezie e, successivamente giunsero fino a Roma compiendo il famoso sacco di Roma del 410.
Matrucco su ordine di Alarico, si insediò sul monte Marcantone, a controllare la stretta di Serravalle, postazione strategica per controllare le merci e le persone che passavano dal Tirolo all’Italia. Il passaggio oltre a fruttare denari per il controllo dei traffici commerciali, era una via fondamentale in caso di pericolo.
Molto probabilmente la residenza di Matrucco venne fatta costruire o ammodernata dallo stesso sovrano.
Il re Matrucco fu dispotico. Assetato di potere, dominò il suo territorio in modo autoritario e anche crudele. Fu sposato con una giovane ragazza che gli diede una figlia: Augusta. Il re inizialmente fu contento della lieta notizia ma poi tutto cambiò; la moglie stette sempre più male ed il parto sarebbe stato difficile e complicato. Per questo motivo il re avvicinato da un amico fidato, lo esortò a trasferire la moglie nel Castello di Piai a Fregona. Nella dimora la moglie sarebbe stata aiutata dalla governante della casa: la signora Cita. Con il passare del tempo le due donne fecero amicizia. Augusta nacque e, per le difficili condizioni di salute la madre morì. Augusta era orfana da parte di madre ed allora il padre Matrucco accudì amorevolmente la figlia senza che a questa mancasse nulla; ebbe tutte le agiatezze dell’epoca come voleva il protocollo essendo figlia di un sovrano.
Il re chiamò la figlia Augusta perché il nome significava futuro meraviglioso e venne affidata a Cita. Quest’ultima la allevava insegnandole valori e tradizioni diverse da quelli del padre ed i cortigiani di corte. Cita era Cristiana, Matrucco e la sua corte erano pagani; ovviamente i due credo non potevano andare d’accordo.
Si dice che dietro al monte Marcantone vi fosse una grotta scavata nella roccia particolarmente profonda dove vivesse un anziano signore che fosse solito pregare e digiunare. I Cristiani Serravallesi lo conoscevano e si recarono da lui più volte, per chiederli consigli o per parlargli, sembra che lui fosse in contatto con il Signore. Cita lo conosceva ed una volta vi portò anche Augusta. L’eremita, naturalmente, esortò la fanciulla ad amare il Signore e a praticare le virtù cristiane con coraggio, specialmente la carità verso i poveri, come insegnava il Vangelo. Attraverso queste frequentazioni Augusta venne preparata a ricevere il battesimo. Diventata Cristiana, Augusta alternava la preghiera all’esercizio della carità.
Il padre Matrucco cominciò a insospettirsi, la figlia, infatti, rifiutava di diventare moglie di qualche pretendente che si presentava al castello, rifiutava di partecipare alle feste mondane che venivano periodicamente organizzate, aveva abiti dimessi e poco sfarzosi.
Il re assunse un servo bramoso di successo che tenne sotto controllo la giovane Augusta. Quest’ultima si diresse in un luogo cristiano ed il servo fece la spia e comunicò tutto al sovrano. Matrucco mise sotto interrogatorio la figlia la quale ammise di essere diventata cristiana e che per questa religione era disposta anche a morire. Non voleva rinnegare il credo. Il padre decise allora di rinchiudere la figlia in prigione. Il giorno seguente venne rinterrogata ma l’esito fu lo stesso; iniziarono a questo punto le torture. Ci fu un terzo tentativo ma anche questo andò a vuoto, la figlia non voleva rinnegare la sua fede.
Il quarto tentativo prevedeva che Augusta venisse legata mani e piedi e messa al rogo. In tale occasione, avvenne un miracolo: la giovane nonostante tutta le legna si fosse bruciata, rimase illesa. Il re Madrucco pensò ad un potere magico della figlia acquisito grazie alla nuova religione. Decise allora di far preparare una ruota armata di punte di ferro taglienti e ricurve e legarci la figlia. Un angelo discese dal cielo e con una spada distrusse la macchina infernale. Molta gente si diresse sul monte Marcantone perché si era sparsa la voce di un miracolo, Madrucco decide di allentare la presa sulla figlia anche se lei ormai era deceduta e si trovava al cospetto di Dio. In quell’ occasione molti abitanti si convertirono al Cristianesimo.
Molto di quello che viene tramandato è leggenda ma sicuramente vi è una parte più o meno ampia di realtà.
Santa Augusta e San Tiziano sono i due patroni della Diocesi di Vittorio Veneto e Augusta lo è anche di Serravalle.
In città si trova anche un Santuario dedicato ad Augusta